J Am Osteopath Assoc. 2007 Nov;107(10 Suppl 6):ES17-20.
Using integrative therapies to treat women with chronic pelvic pain.
Tettambel MA.
Il seguente caso clinico descrive una tipica presentazione di trattamento di donna che soffre di dolore pelvico.
Pamela, donna di 54 anni, ha avuto l’ultima mestruazione 16 mesi fa. La donna lamenta vampate, dolori articolari multipli e dispareunia (dolore al rapporto sessuale). In anamnesi presenta inoltre dolore pelvico e lombalgia, che ha attribuito al progressivo aumento di peso in seguito ai due parti. Il primo è avvenuto con forcipe, in seguito Pamela ha sofferto per 8 mesi di incontinenza. Il secondo parto è stato cesareo, poichè la testa del bambino non si era correttamente incanalata. La donna è stata sottoposta a isterectomia 10 anni prima per far fronte alla lombalgia, che tuttavia è rimasta invariata. Escluse patologie endocrine, la diagnosi è quella di osteopenia e possibile fibromialgia. Oltre ai farmaci anti-infiammatori, di cui Pamela abusa, vengono prescritti antidepressivi, narcotici, miorilassanti, pillole dietetiche e sonniferi. Il disturbo viene considerato da lei un grosso problema, anche per il suo matrimonio.
La filosofia osteopatica vede la persona come un insieme di corpo e mente; l’approccio terapeutico ricerca la causa originaria del problema, non soltanto il sintomo. Il corpo della donna deve subire diversi stress durante la gravidanza, per adattarsi all’ingombro del feto che progressivamente cresce, ma anche dopo il parto, in relazione alle attività di gestione del bambino. Il dolore pelvico è un problema che affligge dal 5% al 20% di donne in America: questo sintomo è la causa del 10% di visite ginecologiche, del 40% di laparoscopie e del 10-15% di isterectomie. Il dolore pelvico cronico è spesso conseguente ad altre patologie come endometriosi, ripetute infiammazioni ginecologiche, cisti ovariche, frequenti cistiti, sindrome del colon irritabile. Il bacino della donna è in continuo cambiamento: dopo il menarca la pelvi tende ad allargarsi e si crea un’intrarotazione delle cosce che va a far soffrire il pavimento pelvico. Durante la gravidanza i legamenti diventano elastici (per favorire l’adattamento del bacino al feto e il parto), creando instabilità a livello pelvico e lombare. Durante il parto, poi, si può verificare una compressione del plesso nervoso sacrale. Talvolta si presentano patologie d’organo (cistiti, sindrome del colon irritabile) che ulteriormente influenzano la meccanica della pelvi. L’osteopatia, stabilizzando le strutture pelviche e migliorando la meccanica degli organi contenuti, può prevenire e migliorare il dolore pelvico cronico. Spesso le donne che soffrono di dolore pelvico presentano disagi psicologici passati (abuso sessuale, problemi familiari, divorzio) o stress presente, con conseguente aumento di tensione muscolare dolore lombare, bruxismo, cefalea. Pertanto il miglior approccio terapeutico per la donna che soffre di dolore pelvico cronico è multidisciplinare, che tenga conto dell’aspetto fisico, ma anche di quello emotivo. L’osteopatia può lavorare sulla meccanica pelvica attraverso tecniche di inibizione muscolare, tecniche a energia muscolare e di bilanciamento legamentoso. Tuttavia, aprocciando la persona in modo olistico, può anche favorire il benessere emotivo delle pazienti, indirizzando ad adeguati professionisti specializzati in tale ambito.