Hippokratia. 2011 Jul-Sep; 15(3): 205–210. Pregnancy-related low back pain
P Katonis, A Kampouroglou, A Aggelopoulos, K Kakavelakis, S Lykoudis, A Makrigiannakis, and K Alpantaki
La lombalgia è un dolore lamentato comunemente tra le donne durante la gravidanza, avendo un grande impatto sulla qualità di vita. Già Ippocrate parlava di questa sintomatologia e nel 1962 la lombalgia delle donne in gravidanza è stata classificata come dolore del cingolo pelvico e dolore lombare. È stato stimato che circa il 50% delle donne in gravidanza soffre in qualche momento di lombalgia, prima o dopo il parto. La lombalgia legata alla gravidanza sembra essere il risultato di fattori meccanici e ormonali. Il dolore del cingolo pelvico è comune durante la gravidanza e nel post-partum, molto più frequentemente che il dolore lombare. È descritto come dolore profondo, può essere unilaterale o bilaterale, intermittente o continuo, che si estende dalla cresta iliaca posteriore al gluteo con possibile irradiazione alla coscia e al polpacci, ma non al piede. Tale dolore può rendere difficoltosa l’attività fisica e causare difficoltà nella vita sociale della donna. Il dolore lombare durante la gravidanza è molto simile invece al dolore lombare provato dalle donne non durante la gravidanza, si presenta intorno alla colonna vertebrale, sopra il sacro, può irradiarsi o non irradiarsi fino al piede. Il dolore a livello del cingolo pelvico è maggiore nel pre-parto, quello lombare nel post-parto, il secondo sembra essere meno disabilitante del primo. Pur avendo una prognosi benigna, la lombalgia delle donne in gravidanza affligge enormemente la qualità di vita della persona. Lo scopo dello studio proposto è stato quello di revisionare vari articoli scientifici riguardo l’eziologia e gli approcci terapeutici alla lombalgia in gravidanza. Gli studi analizzati hanno evidenziato che soffre di lombalgia dal 20% al 90% delle donne in gravidanza, di cui circa un terzo soffre di dolore invalidante, mentre il 10% riporta un’impossibilità a lavorare. Tendenzialmente il dolore lombare ha inizio tra la 20° e la 28° settimana di gestazione, ma può cominciare anche prima. Circa il 40% delle donne presenta lombalgia a distanza di 3 mesi dal parto, circa il 15% invece a distanza di 12 mesi. L’eziologia della lombalgia in gravidanza è scarsamente compresa. Una prima ipotesi è di tipo meccanico, legata all’aumento di peso e di diametro del bacino, che sposterebbe il baricentro aumentando lo stress a livello lombare. Spesso alla lombalgia si associano disfunzioni del pavimento pelvico. Un’altra ipotesi è quella di dolore causato dall’allungamento della muscolatura in seguito all’aumento di dimensioni dell’utero. È inoltre stata dimostrata una prevalenza di lombalgia nelle donne con debolezza del muscolo medio gluteo. Un numero significativo di donne soffre di lombalgia a partire dal primo trimestre di gravidanza, in cui i cambiamenti meccanici non possono ancora giocare un ruolo significativo. In questi casi sono i cambiamenti ormonali a causare instabilità a livello della pelvi, generando discomfort a livello di tutta la colonna vertebrale. Un’altra ipotesi, specialmente per il dolore notturno, suggerisce che l’aumento di dimensioni dell’utero possa causare una pressione sulla vena cava con conseguente congestione a livello pelvico e lombare. L’esame obiettivo per la diagnosi differenziale può risultare difficoltoso a causa dei pochi test esistenti, della soggettività del dolore e della disabilità causata dalla lombalgia. Esistono comunque alcuni test per individuare la struttura che dà dolore e per distinguere un dolore muscolare da un dolore dato dall’instabilità per lassità dei tessuti durante la gravidanza o dopo il parto a causa di traumi durante la fase espulsiva. I fattori di rischio per lombalgia durante la gravidanza sono molteplici: traumi pelvici pregressi, lombalgia cronica già presente prima della gravidanza, lombalgia durante il ciclo, lombalgia durante le precedenti gravidanze, numerose gravidanze, eccessivo peso della madre. Al contrario sembrerebbe che l’esercizio fisico riduca il rischio di lombalgia durante la gravidanza. Nonostante sia molto difficile prevenire la lombalgia è importante che le future mamme seguano alcune buone norme: utilizzare sedute, materassi e cuscini adeguati, evitare di aumentare eccessivamente di peso, svolgere attività fisica e terapia fisica durante e anche prima della gravidanza. Nonostante la disabilità causata dal dolore lombare, la maggior parte delle donne che ne soffrono ritiene che sia un disturbo inevitabile durante la gravidanza, pertanto solo il 50% chiede aiuto. Nonostante spesso sia complicato eliminare la causa principale del dolore, esistono molteplici interventi che possono aiutare a ridurre di molto la sintomatologia. Tra questi la terapia manuale, lo yoga, l’esercizio fisico, cinture, ausili di vario tipo e altro.
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