Piede torto congenito

Il piede torto è una deformità presente già alla nascita con alterazione dei rapporti tra le ossa del piede oltre che delle strutture capsulari, legamentose, muscolo-tendinee e fasciali. Esistono deformità differenti e gradi diversi di deformità, ciascuna delle quali prevede una terapia differente. L’osteopatia si può affiancare alla terapia medica (conservativa con apparecchi gessati o chirurgica), migliorando lo stato tensivo dei tessuti molli e aiutando quindi la correzione dell’atteggiamento viziato del piede. L’intervento osteopatico può anche alleviare il dolore post operatorio con il lavoro sulle strutture trazionate dalla cicatrice e permettendo un migliore adattamento delle varie strutture coinvolte. La prognosi è tanto più favorevole quanto più precoce è il trattamento sia medico, che osteopatico.

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Stenosi ipertrofica del piloro

Tale patologia è molto frequente soprattutto nel sesso maschile, e consiste in un graduale ma rapido ispessimento della struttura muscolare del piloro (valvola che collega lo stomaco con l’intestino). Il neonato intorno alla 3°/4° settimana di vita presenta vomito a getto dopo ogni pasto. La terapia è esclusivamente chirurgica e l’approccio osteopatico può essere utile in seguito all’intervento, innanzitutto per alleviare il dolore post-operatorio e per prevenire l’insorgenza di aderenze attraverso il lavoro sulla cicatrice. In secondo luogo il trattamento osteopatico può ripristinare la corretta funzionalità delle strutture muscolari di stomaco, intestino e diaframma, sottoposti a stress prima dell’intervento chirurgico, a causa dei ripetuti episodi di vomito, ma anche durante l’intervento chirurgico a causa dell’incisione.

Patologie respiratorie

Tali patologie si possono verificare precocemente sotto forma di crisi di apnea idiopatiche, più frequenti nei neonati pretermine, per impedimento del passaggio dell’aria nelle vie aeree, oppure si verificano successivamente, in seguito a infezioni batteriche o virali. In entrambi i casi, rimossa la causa principale attraverso un’adeguata terapia medico-farmacologica, l’osteopatia può intervenire migliorando la funzionalità del sistema respiratorio. Lavorando infatti sui muscoli e su tutte le strutture che formano la gabbia toracica, l’osteopata può migliorarne l’espansione e quindi facilitare la funzione respiratoria del neonato. Il lavoro sul cranio poi, in particolare sulle zone dove hanno sede le vie respiratorie superiori, aiuta a prevenire la cronicizzazione delle patologie respiratorie infettive.

Fratture e stiramento del plesso brachiale

I traumi che più spesso si verificano durante il parto sono le fratture di clavicola o omero e lo stiramento del plesso brachiale. Tale traumi si verificano più frequentemente nelle presentazioni di spalla o nei parti podalici o con trazione degli arti superiori. La terapia è conservativa, con la sola immobilizzazione del lato coinvolto. L’osteopatia può intervenire successivamente lavorando con tecniche fasciali sulla tensione dei muscoli della spalla per favorire un recupero ottimale della funzione dell’articolazione e prevenire contratture e rigidità che nel tempo si potrebbero instaurare.

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Rigurgiti frequenti e difficoltà alla suzione

I rigurgiti che spesso si associano a frequenti singhiozzi sono molto diffusi tra i neonati e possono andare a disturbare il bambino. La difficoltà alla suzione può ulteriormente irritare il neonato che, affamato, non riesce a saziarsi adeguatamente. Questi disturbi possono essere causati da disfunzioni delle ossa craniche che interferiscono con i nervi deputati alla deglutizione. Queste alterazioni possono essere conseguenti a parti molto rapidi o prolungati. L’approccio osteopatico permette la correzione di tali disfunzioni dando un significativo contributo al miglioramento di questi problemi.

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Coliche gassose e disturbi del sonno

Le coliche gassose, spesso accompagnate da sonno irrequieto e disturbato, sono una condizione che si manifesta nelle prime settimane di vita del bambino. Sono un fenomeno che si risolve spontaneamente intorno a 3/4 mesi di vita, ma che può risultare molto frustrante per i genitori. In assenza di intolleranze o altri disturbi a livello gastroenterico, tale disturbo può essere causato da tensioni a livello delle membrane a tensione reciproca, strutture craniche che possono andare incontro a stress fisico, soprattutto durante parti rapidi o eccessivamente lunghi. Il trattamento manuale di tali strutture, attraverso l’approccio cranio-sacrale, può dare un miglioramento di tali disturbi.

Per approfondire questo argomento: Effectiveness of Osteopathic Treatment on Infantile Colic

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Asimmetrie craniche

Tra i dimorfismi dei primi mesi di vita rientra la deformazione del cranio, che il neonato può presentare per forze compressive intrauterine, al seguito di parti eccessivamente rapidi o prolungati, a causa di forze compressive extrauterine (ventosa, forcipe), oppure per posizioni mantenute nel lettino, a causa della malleabilità delle ossa craniche. L’osteopatia interviene con dei delicati input a livello di tali ossa che, tanto più morbide e recettive quanto prima viene trattato il neonato, modificano la loro forma, riportando simmetria.

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