Nel terzo trimestre di gravidanza le dimensioni dell’utero sono ormai considerevoli, ciò va a modificare la posizione degli organi adiacenti, partendo da quelli sovrastanti l’apparato ginecologico fino ad arrivare agli organi sottodiaframmatici. Questo implica anche un aumento delle pressioni addominali e una forte tensione a livello del diaframma, muscolo che contiene superiormente i visceri. Tutti gli organi addominali, tra cui lo stomaco, vengono così compressi. Il cibo incontrerà quindi un grosso ostacolo al transito sia nel momento del passaggio attraverso l’esofago, che è sottoposto alle tensioni diaframmatiche, sia nella fase di stasi nello stomaco. A tutto ciò si aggiungono le alterazioni ormonali che hanno una forte influenza sulla peristalsi. Succede molto spesso perciò che la gestante, soprattutto se predisposta già precedentemente alla gravidanza, soffra di bruciori di stomaco e che questo disturbo vada peggiorando nelle ultime settimane prima del parto. L’osteopatia può affiancarsi in modo efficace alle misure preventive che normalmente vengono consigliate alla gestante: evitare cibi pesanti e pasti abbondanti, fare una passeggiata dopo il pasto per velocizzare la digestione. L’intervento osteopatico può infatti limitare i bruciori di stomaco andando a lavorare sulle pressioni addominali e toraciche, sul drenaggio e sulla mobilizzazione degli organi interni. Il trattamento consiste in un riequilibrio dei diaframmi (toracico e pelvico) e in tecniche indirette di mobilizzazione degli organi. Lavorando poi sulla colonna dorsale è possibile interagire con l’innervazione del sistema digerente, poiché da questo livello emergono le radici nervose dirette allo stomaco.