J Manipulative Physiol Ther. 2003 Jul-Aug;26(6):E16 Vectored upper cervical manipulation for chronic sleep bruxism, headache, and cervical spine pain in a child. Knutson GA.
Il bruxismo notturno è definito come digrignamento dei denti caratterizzato da un’attività del muscolo massetere che si presenta in modo ritmico e da suoni udibili che non sono riproducibili durante lo stato di veglia. Il bruxismo notturno è riportato nel 14%-20% dei bambini di età inferiore agli 11 anni con una media di 5 episodi a notte. Si pensa che il bruxismo sia scatenato da fattori stressogeni fisici o emozionali che producono un’attivazione dei muscoli masticatori durante il sonno. Esistono una serie di problemi fisici relazionati al bruxismo notturno, tra cui problemi occlusali, disturbi del sistema nervoso, alterazioni genetiche, fattori sistemici, allergie, risveglio parziale dal sonno, disfunzioni della colonna cervicale. Per fattori psicologici si intende in modo generico lo stress. I sintomi associati al bruxismo notturno includono: dolore al collo, alla schiena, alla spalla o al petto, rigidità mattutina e dolorabilità dell’articolazione temporo-mandibolare. Il caso clinico proposto riguarda una bambina di 6 anni che lamenta dolore al collo, cefalea e bruxismo notturno da circa due mesi in modo piuttosto intenso. Il bruxismo è già presente da due anni con una media di 5 notti su 7 per 10-12 episodi a notte. Il dentista attribuisce il disturbo allo stress e consiglia un bite. Viene effettuata al contempo una visita chiropratica, in cui emergono tensione a livello della muscolatura cervicale e un’asimmetria a livello della seconda vertebra cervicale che crea scompenso a livello di tutto lo schema posturale della piccola paziente. Sulla base di alcune evidenze scientifiche, previa approvazione dei genitori, si opta per la manipolazione della prima vertebra cervicale. Al follow up due giorni dopo la bambina si presenta senza distorsioni a livello della colonna vertebrale e con solo piccole tensioni della muscolatura cervicale. La madre riferisce la presenza di un solo episodio a notte di bruxismo. Al follow up a due settimane di distanza la paziente si presenta asintomatica e in assenza di bruxismo notturno.